Descrizione: Perché luxuryseduction? Spiegare a se stessi chi
sia la persona sotto pseudonimo...risulta difficile.La scelta di usare
pseudonimi non è dovuta tanto alla volontà di nascondersi, bensì al desiderio
di non rinunciare a nessuna di queste vite possibili. Credo di essere di chi desidera infondere nella mia vita ordine e bellezza;lusso, calma e voluttà.Non sono per le cose infime e aleatorie.È questa una delle
fantasie e delle tentazioni più forti, più nascoste, più rischiose e difficili
da gestire. Essere osesso.Essere desiderio.Essere perennemente circondata
dalla lussuria e dalla seduzione. Regina indiscussa di sublimazione...La seduzione è
un circolo virtuoso nel quale chi seduce viene a sua volta sedotto e non è un
talento per pochi, anzi, conoscendo il codice espressivo, spontaneo e
universale del corpo, chiunque può riappropriarsi della capacità di sedurre.Attraverso la gestualità, i gesti risuonano
nel nostro corpo e viceversa... «L'io è un altro» disse
Rimbaud. Un'identità che non
contenga ‘’evasioni’’ finisce per essere una gabbia che impedisce cambiamenti.Viverle non è facile. Le si cerca e non si
smette di immaginarle.Ciò che io sono è un nulla per ora, questo procura in me la
soddisfazione di conservare la mia esistenza, tra il freddo e il caldo, tra bene e male, tra la saggezza e la stupidaggine, tra qualche cosa e il nulla come un semplice forse. Non mi affido a nulla che non sia piacere.Mi piace frugare nel corpo dell'Altro, come se volessi sapere cosa c'è
dentro... Per capire quali sono le sue intenzioni, le sue
fantasie e il suo punto debole. Per poi impadronirmene. Bisogna sfiorarsi per sentirsi vivi. E' una cura segreta. Vorrei poter essere sempre circondata di piacere. Di piaceri ardenti. Vieni da me e mostrami.
Mostrami quell'eroica impresa di circumnavigarmi...quel tuo eroico gesto di
salire sull'orlo del mio piacere.
Devi provare non altro che una raffica di emozioni senza una mera definizione. Non altro che un natural piacere, come la brezza marina ed il calore della
sabbia sui piedi in pieno agosto.
Il corpo è senza dubbio il più bel libro da leggere. Va
letto, riletto, studiato, compreso...e bisogna immedesimarsi in
esso e per far sì che ciò accada. Io per te sono un libro. Per questo sarà che amo leggere, si richiede TEMPO nelle cose, come nelle relazioni, virtuali o reali che
siano. Non sono altro che una miscela di avarizia e feticismo, ma anche di
una spinta idolatrica, di vanagloria e narcisistica... con una buona dose di
misticismo in perenne contraddizione. Molto si gioca nelle
viscere e meno nella testa…e questo è il passaggio più difficile da percorrere,
ma anche il più eccitante, unico e stupefacente. Forse appare difficile ma
uno spunto oggi crea la comprensione di domani. Occorre tempo, serve curiosità vera,
serve a volte abbattere certezze per aprire occhi cuciti con un filo d’acciaio.Paradossale infatti è la condizione umana. Esistere significa
poter scegliere, anzi, essere possibilità. Ma non sono solo questo.In sostanza io brancolo nel buio.Brancolo in una posizione instabile, nella permanente
indecisione, senza riuscire ad orientare talvolta la mia vita, intenzionalmente,
in un senso o nell'altro. In primo luogo, trovo comico che tutti gli
uomini amino o vogliano amare e pur non si possa mai riuscire a far luce su ciò che è l’oggetto proprio dell’amore, meglio che questa
parola la lasci stare……perché con essa non si dice nulla, soprattutto in un
contesto del genere, ma appena deve aver inizio il discorso, la prima questione
viene ad essere “che cos’è che si ama”.Domanda alla quale è a tratti difficile
rispondere…A questo punto non c’è nessun'altra risposta, se non uno che
ama l’amabile. Se si risponde cioè a Platone che si deve amare il bene,
allora si è oltrepassato con un solo passo tutto il contenuto dell’erotico. Ma si risponderà forse allora che si deve amare il bello.Ed
è proprio per questo che mi reputo un esteta.Ed è proprio per questo che amo l’arte.Il quadro che più mi rappresenta? Il Narciso di Caravaggio. No scherzo, credo di più ‘Amor Vincit Omnia’ che rappresenta la vittoria
dell’amore terreno, passionale e carnale sulle arti, ed egli (cupido) vince su
tutto. Simbolo della passione sessuale. Il mio cuore è ardente
come un vulcano, sperando che vi suscitino tempeste di fiamma.E’ bello potersi
sentire desiderata, io mi sento tale, piena e circondata di complimenti e di
lusinghe.Ma nel cuore ardente
sono, al tempo stesso, profonda come il vuoto: una cavità immensa, una voragine
illimitata che conduce verso gli ultimi gironi dell'inferno. Egualmente senza
limiti, i miei sentimenti a volte si abbandonano, si gettano perdutamente in
questo abisso, smarrendosi in uno spaventoso infinito. Come dar loro una
consistenza e un nome? Solitamente però
dietro ogni mio desiderio si cela un baratro, una spiegazione al mio desiderio,
alla mia perversione, dovuta in parte alle mia infanzia che non è stata poi
rosa e fiori…. Ma alla fine, il
dolore, il sacro sintomo, va lasciato parlare.Per questo mi reputo ulteriormente un mix paradossale di
dolcezza che incanta e di piacere che uccide.Una bellezza fuggitiva. Amo la natura, Amo la solitudine, ma anche il caos, sono una ragazza città-isola, tant’è che il rapporto uomo-natura è stato regolato dalla visione greca,
che concepisce la natura come dimora di uomini e dei. È sempre amore e ragione, ma dove c’erano i cuori ora ci sono
i desideri. Per questo mi sono persa nell'antica arte
giapponese del riparare le ceramiche frantumate. Quando un vaso va in mille
pezzi, i maestri artigiani del kintsukuroi ne raccolgono i frammenti e li
saldano, riempiendo le crepe sottili con pasta d'oro o d'argento. Non nascondono le fratture, ma le esaltano,
poiché considerano che un vaso riparato mostri tanto la fragilità quanto la
forza di resistere. In questo sta la vera bellezza. Io non sono altro che un vaso ricomposto. Sta a te ricompormi. Tutti hanno
un ikigai, ma non sempre ne sono consapevoli. È quella forza che spinge ad
alzarsi la mattina e dà l'entusiasmo per affrontare la giornata. Sono sempre alla ricerca di qualcosa di
prezioso e semplice, sfuggente e misterioso: la forza che ci fa alzare dal
letto la mattina, che mi fa amare quello che faccio, che mi fa sentire in
armonia con il fluire del tempo.I giapponesi hanno una
parola per tutto questo: ikigai. (oltre questo, amo i
giapponesi per aver dato vita al sushi, impazzisco)Ci si deve porre sfide
difficili; si devono scegliere obiettivi che siano ben oltre la propria
portata. Bisogna tentare
l'impossibile. Sono di una curiosità
famelica e di un’anima insaziabile.Anche se questa società
ci conduce ad essere sempre più isolati, talvolta prosciugati da vite
frenetiche e vuote, in una società che vive per il consumo e trasforma
tutto in merce.Merce. Che brutta
parola.Sarebbe meglio fare dell’irriverenza e della provocazione il proprio marchio di fabbrica. Sono sinonimo
di femminilità, seduzione, caratterizzata da uno stile mai volgare e pur
sempre sensuale e sofisticata.Elegante
prima di tutto nell'animo, nelle movenze, dopodiché nella presenza, figura
sempre impeccabile.Non sono per
il cibo spazzatura, anche il cibo mi identifica. Mangio come parlo. Basti
pensare che il cibo è cultura.Attorno
al cibo nascono spesso amicizie, amori e racconti. Tant’è che Ulisse racconta
ai Feaci il suo viaggio e la propria nostalgia per Itaca durante un banchetto.È
fonte primaria di vita, salute e piacere. Riesco a godere mangiando. È tutto un
foodporn. Il porn anche in questo :)Sicuri
che una mostra di Kandinsky non c’entri nulla con il cibo? Lo si trova anche
nell’arte. Poiché
anch’esso è arte.La storia che più mi rappresenta ? Quella tra Amore e Psiche,
metafora dell’eterna battaglia tra razionalità e istinto, tra cuore e cervello,
la storia del Dio Amore (Cupido) e della bellissima Psiche.Con superbia voglio
accedere all’inaccessibile…sfidare con la mia intelligenza il mistero della
vita.Farmi fottere la
mente.Entrare è l’inizio,
poi sentirai una voglia irrefrenabile di dirmi il tuo nome, per sentirtelo
raccontare in un eterno riecheggio durante l’amore più sublime, sulla soglia
dell’orgasmo ancestrale. E appena dopo e
ovunque, quando il tuo prenderti cura di me….. sarà divenuto da onda ad oceano,
non più divisibile, non più reversibile…..semplicemente ACCADE. Come?Intervallando con
improvvise apocalissi, dal crepuscolo fino all’alba, fino al naturale crollo di
ogni ultima energia residua…
Per poi ricominciare.
Perchè sono diversa dalle altre: Perché luxuryseduction? Spiegare a se stessi chi
sia la persona sotto pseudonimo...risulta difficile.La scelta di usare
pseudonimi non è dovuta tanto alla volontà di nascondersi, bensì al desiderio
di non rinunciare a nessuna di queste vite possibili. Credo di essere di chi desidera infondere nella mia vita ordine e bellezza;lusso, calma e voluttà.Non sono per le cose infime e aleatorie.È questa una delle
fantasie e delle tentazioni più forti, più nascoste, più rischiose e difficili
da gestire. Essere osesso.Essere desiderio.Essere perennemente circondata
dalla lussuria e dalla seduzione. Regina indiscussa di sublimazione...La seduzione è
un circolo virtuoso nel quale chi seduce viene a sua volta sedotto e non è un
talento per pochi, anzi, conoscendo il codice espressivo, spontaneo e
universale del corpo, chiunque può riappropriarsi della capacità di sedurre.Attraverso la gestualità, i gesti risuonano
nel nostro corpo e viceversa... «L'io è un altro» disse
Rimbaud. Un'identità che non
contenga ‘’evasioni’’ finisce per essere una gabbia che impedisce cambiamenti.Viverle non è facile. Le si cerca e non si
smette di immaginarle.Ciò che io sono è un nulla per ora, questo procura in me la
soddisfazione di conservare la mia esistenza, tra il freddo e il caldo, tra bene e male, tra la saggezza e la stupidaggine, tra qualche cosa e il nulla come un semplice forse. Non mi affido a nulla che non sia piacere.Mi piace frugare nel corpo dell'Altro, come se volessi sapere cosa c'è
dentro... Per capire quali sono le sue intenzioni, le sue
fantasie e il suo punto debole. Per poi impadronirmene. Bisogna sfiorarsi per sentirsi vivi. E' una cura segreta. Vorrei poter essere sempre circondata di piacere. Di piaceri ardenti. Vieni da me e mostrami.
Mostrami quell'eroica impresa di circumnavigarmi...quel tuo eroico gesto di
salire sull'orlo del mio piacere.
Devi provare non altro che una raffica di emozioni senza una mera definizione. Non altro che un natural piacere, come la brezza marina ed il calore della
sabbia sui piedi in pieno agosto.
Il corpo è senza dubbio il più bel libro da leggere. Va
letto, riletto, studiato, compreso...e bisogna immedesimarsi in
esso e per far sì che ciò accada. Io per te sono un libro. Per questo sarà che amo leggere, si richiede TEMPO nelle cose, come nelle relazioni, virtuali o reali che
siano. Non sono altro che una miscela di avarizia e feticismo, ma anche di
una spinta idolatrica, di vanagloria e narcisistica... con una buona dose di
misticismo in perenne contraddizione. Molto si gioca nelle
viscere e meno nella testa…e questo è il passaggio più difficile da percorrere,
ma anche il più eccitante, unico e stupefacente. Forse appare difficile ma
uno spunto oggi crea la comprensione di domani. Occorre tempo, serve curiosità vera,
serve a volte abbattere certezze per aprire occhi cuciti con un filo d’acciaio.Paradossale infatti è la condizione umana. Esistere significa
poter scegliere, anzi, essere possibilità. Ma non sono solo questo.In sostanza io brancolo nel buio.Brancolo in una posizione instabile, nella permanente
indecisione, senza riuscire ad orientare talvolta la mia vita, intenzionalmente,
in un senso o nell'altro. In primo luogo, trovo comico che tutti gli
uomini amino o vogliano amare e pur non si possa mai riuscire a far luce su ciò che è l’oggetto proprio dell’amore, meglio che questa
parola la lasci stare……perché con essa non si dice nulla, soprattutto in un
contesto del genere, ma appena deve aver inizio il discorso, la prima questione
viene ad essere “che cos’è che si ama”.Domanda alla quale è a tratti difficile
rispondere…A questo punto non c’è nessun'altra risposta, se non uno che
ama l’amabile. Se si risponde cioè a Platone che si deve amare il bene,
allora si è oltrepassato con un solo passo tutto il contenuto dell’erotico. Ma si risponderà forse allora che si deve amare il bello.Ed
è proprio per questo che mi reputo un esteta.Ed è proprio per questo che amo l’arte.Il quadro che più mi rappresenta? Il Narciso di Caravaggio. No scherzo, credo di più ‘Amor Vincit Omnia’ che rappresenta la vittoria
dell’amore terreno, passionale e carnale sulle arti, ed egli (cupido) vince su
tutto. Simbolo della passione sessuale. Il mio cuore è ardente
come un vulcano, sperando che vi suscitino tempeste di fiamma.E’ bello potersi
sentire desiderata, io mi sento tale, piena e circondata di complimenti e di
lusinghe.Ma nel cuore ardente
sono, al tempo stesso, profonda come il vuoto: una cavità immensa, una voragine
illimitata che conduce verso gli ultimi gironi dell'inferno. Egualmente senza
limiti, i miei sentimenti a volte si abbandonano, si gettano perdutamente in
questo abisso, smarrendosi in uno spaventoso infinito. Come dar loro una
consistenza e un nome? Solitamente però
dietro ogni mio desiderio si cela un baratro, una spiegazione al mio desiderio,
alla mia perversione, dovuta in parte alle mia infanzia che non è stata poi
rosa e fiori…. Ma alla fine, il
dolore, il sacro sintomo, va lasciato parlare.Per questo mi reputo ulteriormente un mix paradossale di
dolcezza che incanta e di piacere che uccide.Una bellezza fuggitiva. Amo la natura, Amo la solitudine, ma anche il caos, sono una ragazza città-isola, tant’è che il rapporto uomo-natura è stato regolato dalla visione greca,
che concepisce la natura come dimora di uomini e dei. È sempre amore e ragione, ma dove c’erano i cuori ora ci sono
i desideri. Per questo mi sono persa nell'antica arte
giapponese del riparare le ceramiche frantumate. Quando un vaso va in mille
pezzi, i maestri artigiani del kintsukuroi ne raccolgono i frammenti e li
saldano, riempiendo le crepe sottili con pasta d'oro o d'argento. Non nascondono le fratture, ma le esaltano,
poiché considerano che un vaso riparato mostri tanto la fragilità quanto la
forza di resistere. In questo sta la vera bellezza. Io non sono altro che un vaso ricomposto. Sta a te ricompormi. Tutti hanno
un ikigai, ma non sempre ne sono consapevoli. È quella forza che spinge ad
alzarsi la mattina e dà l'entusiasmo per affrontare la giornata. Sono sempre alla ricerca di qualcosa di
prezioso e semplice, sfuggente e misterioso: la forza che ci fa alzare dal
letto la mattina, che mi fa amare quello che faccio, che mi fa sentire in
armonia con il fluire del tempo.I giapponesi hanno una
parola per tutto questo: ikigai. (oltre questo, amo i
giapponesi per aver dato vita al sushi, impazzisco)Ci si deve porre sfide
difficili; si devono scegliere obiettivi che siano ben oltre la propria
portata. Bisogna tentare
l'impossibile. Sono di una curiosità
famelica e di un’anima insaziabile.Anche se questa società
ci conduce ad essere sempre più isolati, talvolta prosciugati da vite
frenetiche e vuote, in una società che vive per il consumo e trasforma
tutto in merce.Merce. Che brutta
parola.Sarebbe meglio fare dell’irriverenza e della provocazione il proprio marchio di fabbrica. Sono sinonimo
di femminilità, seduzione, caratterizzata da uno stile mai volgare e pur
sempre sensuale e sofisticata.Elegante
prima di tutto nell'animo, nelle movenze, dopodiché nella presenza, figura
sempre impeccabile.Non sono per
il cibo spazzatura, anche il cibo mi identifica. Mangio come parlo. Basti
pensare che il cibo è cultura.Attorno
al cibo nascono spesso amicizie, amori e racconti. Tant’è che Ulisse racconta
ai Feaci il suo viaggio e la propria nostalgia per Itaca durante un banchetto.È
fonte primaria di vita, salute e piacere. Riesco a godere mangiando. È tutto un
foodporn. Il porn anche in questo :)Sicuri
che una mostra di Kandinsky non c’entri nulla con il cibo? Lo si trova anche
nell’arte. Poiché
anch’esso è arte.La storia che più mi rappresenta ? Quella tra Amore e Psiche,
metafora dell’eterna battaglia tra razionalità e istinto, tra cuore e cervello,
la storia del Dio Amore (Cupido) e della bellissima Psiche.Con superbia voglio
accedere all’inaccessibile…sfidare con la mia intelligenza il mistero della
vita.Farmi fottere la
mente.Entrare è l’inizio,
poi sentirai una voglia irrefrenabile di dirmi il tuo nome, per sentirtelo
raccontare in un eterno riecheggio durante l’amore più sublime, sulla soglia
dell’orgasmo ancestrale. E appena dopo e
ovunque, quando il tuo prenderti cura di me….. sarà divenuto da onda ad oceano,
non più divisibile, non più reversibile…..semplicemente ACCADE. Come?Intervallando con
improvvise apocalissi, dal crepuscolo fino all’alba, fino al naturale crollo di
ogni ultima energia residua…
Per poi ricominciare.
Cosa mi fa impazzire quando faccio sesso: ''Che dentro a li occhi suoi ardeva un riso tal,ch'io pensai di toccar co' i miei lo sfondode la gloriae del mio paradiso.''-Dante Alighieri.Ed è proprio questo ciò che raggiungerai una volta ch'io ti avrò dato i miei occhi. La mia Anima:lo spettro di tutto.La parte più intima ed intrigante se non sensuale che una donna possa avere.Una volta raggiunto questi,mi avrete posseduta totalmente.
I miei hobby: La passione può esser intesa come l'artefice
di molteplici fantasie? Ciò che ti fa sangue, come
il fuoco, come le fiamme, come le maree, come tutto ciò che ti accende con
vampate tremule.Da quando sono qui ho iniziato ad avere ampie vedute per cosa
realmente io desideri nella mia vita, e soprattutto, ho iniziato a conoscere il
mio corpo e di quanto sia spettacolare poterne perdere il controllo.Discioglimi come zucchero in ogni forma per poi bermi....calda come segreta lava, ingorda di ogni millenaria profondità per poi... nutrirti di essa.Ho
sempre avuto un particolare interesse, e una certa ironia, verso il caos del
mondo.Il reale, è un disordinato insieme di persone,
situazioni, problemi che non fanno che spaesare la persona, ed io cerco di creare
un ordine nella mia mente e con la mia fantasia.
Mi capita spesso di dover sognare la notte delle orge.
Ebbene, secondo l’interpretazione dei sogni, l’orgia rappresenta brame e
passioni che controlliamo a fatica o che non riusciamo vivere pienamente per evitare di essere
compromessi nella reputazione.Motivo per il quale ho deciso di iscrivermi qui su Riv.Oltre la fantasia c’è il sogno, la capacità
dell’immaginario di figurarsi panorami inesistenti in cui nascondersi o in cui
trovare un posto è un altro dei temi strutturanti della mia persona. Tutto ciò che
immagino non parte per l’appunto da ciò che ho concretamente davanti. Ma sono meno importanti? Sono meno vere le cose che
immagino? Tutto ciò su cui riesco a fantasticare? Un viaggio nella città della
memoria o della fantasia è valido e non più bello quanto un viaggio in un luogo
reale.Lascio perdere le corde o le bende.Prendo solo il meglio della filosofia del BDSM.Se c’è la complicità giusta, la forma di bondage più naturale e
innocua è un gesto semplice, istintivo, sono per quello soft: tenere ferme le mani durante il rapporto. Basta
questo per intensificare le sensazioni che arrivano da tutto il resto del
corpo. E l’eros è racchiuso nella filosofia di fondo, la fiducia reciproca.
Ci si fida dell’altro, ci si affida a lui, ci si lascia condurre. Adoro la formazione dello Slave, volta a cambiare il mio
comportamento,volta a ridurmi in una semplice e banale bestiolina, talvolta
alquanto oscena, addirittura coinvolta in alcune forme di punizioni
come disagio psicologico o emotivo, per creare il risultato spiacevole che
la pena richiede. Altre volte adoro anche l’uso dello spanking,
il bloccaggio, le restrizioni, fornendomi un motivo specifico da rispettare.
In sostanza amo essere UBBIDIENTE.
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